Il primato
precedente apparteneva ad una SM Cabriolet Mylord di Chapron del 1975,
aggiudicata per 548.300 euro all’asta organizzata da Artcurial in
occasione del salone Rétromobile del 2014. La Traction Avant 15 Six
Cabriolet fu costruita sul finire degli anni Trenta in tre soli
esemplari per soddisfare le richieste di clienti speciali: la moglie di
Pierre Michelin (fondatore dell’omonima fabbrica di pneumatici), la
Contessa di Portes (la favorita del primo ministro Paul Reynaud) e l’ex
ambasciatore francese negli Stati Uniti.
Era stata prevista una
successiva entrata in produzione del modello, poi bloccata dalle vicende
belliche. Per rivedere un’altra Citroën decappottabile fu necessario
attendere 20 anni, quando nel 1960 entrò nella gamma del Marchio la
Usine Cabriolet, realizzata su base DS dal carrozziere Henry Chapron su
specifiche di Flaminio Bertoni, il designer della DS oltre che della
Traction Avant e della 2 CV. La Traction Avant 15 Six Cabriolet battuta
da Osenat è quella appartenuta alla famiglia Michelin.
Tra tutte le
cabriolet 15, è la più nota. Questo esemplare veniva chiamato anche “la
rossa” per lo sgargiante colore della carrozzeria, anche se
probabilmente in origine doveva essere grigia. La vettura riporta la
data 18 maggio 1939 impressa sulla cornice del parabrezza, ma
probabilmente questa è la data di fabbricazione della scocca che
dev’essere stata poi nascosta nel sottosuolo della fabbrica di Quai de
Javel assieme ad altre analoghe.
L’auto è priva di numero di scocca e
persino di numero di serie, ha una targhetta che riporta l’iscrizione
come esemplare singolo ai registri ministeriali nel 1946, quindi è stata
probabilmente assemblata dopo la guerra.
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